Le farfalle appartengono all’ordine dei lepidotteri.
I lepidotteri sono un grande ordine di insetti, secondo solo ai coleotteri nel numero di specie descritte finora dagli entomologi. I fossili mostrano che alcune specie di farfalle esistono da almeno 50 milioni di anni. I lepidotteri abitano tutte le regioni del mondo, incluso l’Artico. Le aperture alari delle farfalle vanno dai 1,6 centimetri della farfalla pigmeo blu (Brephidium exilis), che si trova nel sud degli Stati Uniti, ai 30 centimetri alle farfalle della Regina Alessandra (Ornithoptera alexandrae), che vivono nella foresta pluviale di Papua, in Nuova Guinea.
LA FARFALLA, COME È FATTA?
Il corpo delle farfalle è diviso in tre parti principali: la testa, il torace e l’addome. Sulla testa troviamo gli occhi, grandi, ovali e composti, cioè formati da centinaia di singoli fotorecettori. Sono in grado di vedere in ogni direzione contemporaneamente e lo spettro di colori che riescono a percepire va ben oltre quello umano. Due antenne sono posizionate sopra la testa, servono per il senso del tatto, ma contengono anche organi olfattivi che aiutano nella ricerca del cibo. La loro bocca è tra gli occhi. La lingua, o proboscide, ha la forma e la funzione di una cannuccia, che limita la loro dieta ai soli liquidi. Quando non viene utilizzata viene tenuta arrotolata sotto la bocca e la sua lunghezza determina di quali fiori si possono nutrire. Alcune falene non hanno un apparato boccale funzionante e non mangiano affatto una volta che sono adulte. Nel torace troviamo sempre sei zampe, attaccate in basso. In alcune famiglie di farfalle il paio di zampe anteriori non è funzionale. Tutte le gambe sono articolate e hanno piedi artigliati, usati per arrampicarsi. I piedi contengono dei sensori tattili. L’addome è lungo e contiene il cuore, l’apparato digerente, l’apparato respiratorio e gli organi sessuali. Le farfalle respirano assorbendo ossigeno attraverso aperture situate ai lati dell’addome. Le ali sono molto sottili e delicate, ma sono attraversate da una rete di vene rigide che forniscono supporto strutturale. Possono battere da 8 a 12 volte al secondo ed alcune farfalle sono in grado di volare per più di 900 km prima di fermarsi a riposare. Per quanto riguarda la velocità, l’esemplare più veloce è in grado di volare a 60 km/h. Le farfalle sono in grado di volare a grandi altitudini, alcune possono raggiungere i 3.000 metri!
CICLO DELLA VITA
Le farfalle subiscono una metamorfosi completa: ciò significa che ogni generazione si sviluppa attraverso quattro stadi: uovo, bruco, crisalide ed adulto. I piccoli nascono da un uovo deposto dalla madre sulle foglie di una pianta ospite. Come decidono quale pianta è quella giusta? Attraverso il gusto. Se una femmina non riesce a trovare una pianta ospite, conserva le uova finché non ne trova una. Qualunque pianta venga scelta come ospite sarà quella di cui i giovani si nutriranno, anche le larve moriranno di fame piuttosto che mangiare dalla pianta sbagliata. Come Bruchi hanno un unico scopo: mangiare e guadagnare massa corporea. Di solito iniziano mangiando il guscio delle loro uova, dopodiché iniziano a mangiare le foglie e talvolta i fiori della pianta ospite. Molti bruchi non sopravvivono abbastanza a lungo per passare alla fase successiva della loro vita. I bruchi sono cibo per quasi tutti i carnivori, ovvero uccelli, mammiferi, ragni e coleotteri. Ognuno di loro mangia bruchi, sono una specie di hamburger nel mondo. Poiché la loro vita è irta di pericoli, molte specie sono dotate di meccanismi di difesa. Alcuni hanno disegni colorati vicino alla parte posteriore che sembrano occhi per spaventare i predatori. Altri sono colorati per mimetizzarsi con la pianta ospite, o hanno setole spinose o peli che irritano tutto ciò che li sfiora. Altri bruchi emanano un odore sgradevole, mentre altri invece, come quello della Monarca, non vengono toccati perché le piante di cui si nutrono li rendono sgradevoli al gusto o addirittura tossici. Quando un elemento chimico chiamato “ormone giovanile” raggiunge un certo livello, i bruchi subiscono la loro muta finale ed espellono tutto il contenuto dal tratto digerente. A questo punto lasciano la pianta ospite e cercano un posto sicuro dove trasformarsi in crisalidi. La pelle esterna dei bruchi si indurisce per formare una camera all’interno della quale avviene la trasformazione da bruco a farfalla adulta. La larva all’interno si stacca dalle pareti e prende il nome di pupa o crisalide (le due parole sono sinonimi). Alcune pupe di farfalle e falene impiegano un anno per completare il loro ciclo di vita, dall’uovo all’adulto, ma la maggior parte completa il ciclo in sole 2-4 settimane. Alla fine di questo ciclo l’involucro della crisalide si rompe e ne esce una farfalla completamente sviluppata e sessualmente matura.
FARFALLE VS. FALENE
A destra potete osservare le teche delle Falene.
Quali sono le differenze tra farfalle e falene? A un occhio inesperto questi due insetti sembrano molto simili, ma puoi imparare rapidamente le differenze e, a colpo d’occhio, capire la differenza tra una farfalla e una falena.
• La maggior parte delle farfalle è attiva durante il giorno, mentre la maggior parte delle falene è notturna;
• Durante il riposo, la farfalla tiene le ali dritte e unite. La maggior parte delle falene tiene le ali lungo i lati o piegate insieme sopra il corpo;
• Quasi tutte le farfalle hanno colori brillanti. La falena è spesso, ma non sempre, di colore opaco: marrone, grigio, nero o una combinazione di questi. Le sue ali hanno spesso uno schema mimetico molto efficiente, che lo rende quasi invisibile durante il giorno;
• Le antenne delle farfalle hanno la forma di una mazza da golf: un’asta con un rigonfiamento più spesso all’estremità. Quelle di falena invece sono simili a un pettine, pelose o filiformi, ma mai a forma di clava;
• Il corpo delle farfalle è generalmente liscio alla vista e snello, mentre quello di una falena è paffuto e peloso.
GLI OCCHI SULLE ALI
Molti animali presentano, in apparenza come un ornamento,disegni che ricordano la forma di un occhio. Questo fenomeno è molto diffuso nelle farfalle ed in alcune specie raggiunge una perfezione straordinaria. I significati di questi disegni, che servono a confondere eventuali predatori, sono almeno due: il TERRIFICO e l’INVERSIONE DELLA TESTA. Nel primo caso le farfalle attaccate reagiscono aprendo le ali e mostrando “occhi” vistosi e minacciosi. Nel secondo caso questi disegni associati a forme particolari delle ali e delle code (ad imitare delle antenne), indicano che la testa dell’animale sta da quella parte, una zona poco vulnerabile, sulla quale si concentrano eventuali attacchi. La farfalla può così fuggire con poco danno.
MIMETISMO BATESIANO
Le specie, che si difendono dai predatori mediante sostanze tossiche o deterrenti, vengono spesso imitare da altre specie innocue. queste ultime, pur essendo indifese, vengono evitate in quanto scambiate per specie inappetibili. Infatti spesso presentano lo stesso colore, la stessa forma e persino stesso modo di volare o muoversi. Questo particolare adattamento viene definito “Mimetismo Batesiano” dal nome del naturalista inglese Henry W. Bates, che nel secolo scorso per primo lo descrisse in alcune specie di farfalle. Le specie imitatrici sono dette “mimi”, mentre quelle imitate perché realmente inappetibili, sono dette “Modelli”.
FALENA COBRA – ATTACUS ATLAS
I disegni di queste farfalle hanno vari significati. tra tutti,colpisce maggiormente quello del bordo delle ali, nel quale si scorge la figura di un serpente Cobra in posizione d’attacco visto di profilo. l’imitazione di predatori spesso temibili e velenosi quali i serpenti, è abbastanza comune ed in questa specie raggiunge livelli davvero eccezionali. si tratta comunque di una Falena che fa eccezione anche per altri aspetti come le grandi dimensioni delle femmine che possono avvicinarsi ai 30 cm di apertura alare.
MIMETISMO CRIPTICO
Si tratta di uno dei più diffusi adattamenti e consiste nell’apparire il più simile possibile all’ambiente circostante. Molte farfalle assomigliano a foglie, rami, pietre o corteccia per risultare indistinguibili all’occhio del potenziale predatori quali uccelli, rane, lucertole e ragni. Nel caso delle farfalle notturne, che quando non sono attive giacciono ad ali aperte, dove colori e disegni criptici si trovano sulla parte superiore delle ali, al contrario nel caso delle farfalle diurne, che riposano ad ali chiuse, si mimetizzano con la parte esterna delle ali.
COLORAZIONI APOSEMATICHE
Molti animali si difendono dall’attacco dei predatori mediante l’utilizzo di sostanze tossiche o deterrenti contenute nei tessuti o secrete da particolari ghiandole. Associata a questa “non commestibilità” troviamo spesso livree brillanti e vistose con lo scopo di aiutare i predatori a riconoscere ed evitare tali animali. Queste livree vengono chiamate “Aposematiche” od “Annunciatrici” e spesso risultano dalla combinazione di colori come il nero, il giallo ed il rosso, che assicurano la massima visibilità sullo sfondo verde o marrone dell’ambiente naturale. Gli insetti ed in particolare le farfalle, ci forniscono un ottimo esempio di tale strategia.
FARFALLE CIVETTA DELL’AMAZZONIA
I disegni sulle ali di queste farfalle sembrano imitare un rapace notturno. Queste colorazioni sono una protezione necessaria in quanto le farfalle civetta per nutrirsi, sostano a lungo su frutta in fermentazione. Per quanto è noto, queste caratteristiche fisiche servono come metodo efficace per passare inosservati ai predatori, o addirittura per spaventarli. Sembrano infatti più grandi e più pericolose di quanto non siano in realtà. Tuttavia, le farfalle volano preferenzialmente al crepuscolo, quando pochi uccelli predatori sono in giro. Il nome latino può forse riferirsi ai loro periodi attivi; caligo significa oscurità.